19 gennaio 2015

Big Eyes

"Big Eyes" è il secondo film biografico girato da Tim Burton.
Il primo è "Ed Wood" (1994).

"Ed Wood" è abbastanza burtoniano. Sarà perché c'è  Johnny Depp come protagonista, il bianco e nero, zombie, vampiri... è una dichiarazione d'amore verso il cinema, per chi ci prova come Ed Wood, e un omaggio al primo e miglior  Dracula di sempre, Bela Lugosi.

"Big Eyes" è un film più semplice. Stavolta il marchio Burton emerge dai colori pastello, dalle villette squadrate come in "Edward mani di forbice" (1990) e dal bisogno di verità, un po' come in "Big Fish". Una rispettosa rappresentazione della vita di Margaret Keane, un'artista che Burton ha sempre ammirato molto.

Ne volete la prova?
Eccola qua! Basta chiedere.
Negli anni '90, Burton, felicemente fidanzato con la bella Lisa Marie, chiese a Margaret Keane di ritrarre la sua amata.




Lo stile della Keane è evidente.
Oggi, quanti cartoni animati vengono disegnati con gli occhioni? Tutti!
La prima è stata lei. Dipingeva i suoi soggetti con gli occhi grandi perché è lì c'è il riflesso dell'anima. In tanti si sono ispirati a lei, ha scatenato un vero e proprio movimento! Occhi grandi e languidi alla riscossa!
Peccato che proprio lei, così attenta nel leggere nello sguardo altrui, non abbia guardato con la giusta attenzione gli occhi del suo primo marito... e nemmeno del secondo! Soprattutto del secondo! Che per ben dieci anni si è spacciato per un artista senza esserlo. Ha fatto la bella vita sostenendo di essere l'autore dei quadri realizzati da sua moglie.

Come hanno potuto credere che dei disegni così dolci e femminili fossero stati dipinti da lui?!
Perché Margaret non si è fatta valere prima?

Semplice, erano gli anni '50/'60, una donna poteva essere solo una moglie e una madre, nulla di più.
Era talmente assurdo pensare a una donna artista, che era molto più facile credere che un uomo grande e grosso si mettesse a dipingere orfanelli tristi!

Nel 2015 non siamo messi meglio. Altrimenti non avremmo visto film come "Scusate se esisto", ambientato nei nostri giorni, dove lei deve cercare una controfigura perché in quanto donna non è abbastanza credibile come architetto.
Ho citato un film perché, se andassi a cercare esempi nelle vita vera, la situazione femminile apparirebbe ancora più drammatica! E non è proprio il momento di lasciarci demoralizzare!

Amy Adams impersona Margaret Keane, conferendole ingenuità e dolcezza. Christoph Waltz continua la sua sfavillante carriera hollywoodiana aggiungendo un nuovo ruolo da perfido alla sua collezione: Walter Keane, il secondo marito.

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